Stomaterapia in Toscana. Progresso e futuro: Massa 23 maggio 2019
È stata una mattinata intensa con molti interventi di stomaterapisti, psicologi e dottori sulle peculiarità e problematiche di chi lavora con persone portatrici di stomia.
Un lavoro difficile e complesso quello dello stomaterapista che ancora oggi non ha ottenuto un riconoscimento formale né a livello nazionale né a livello regionale, pur essendo invece accertata e riconosciuta la loro specificità e preparazione.
Noi ne siamo profondamente convinti perché per noi l’ infermiere stomaterapista diciamo è il nostro angelo custode che ci riporta alla vita dopo l’intervento, ci accompagna e rieduca all’autonomia e alla riconquista della fiducia in noi stessi e non ultimo alla riconquista della qualità di vita.
Tutti gli interventi della mattina si sono soffermati appunto sulle caratteristiche di questa professione, sulla delicatezza del ruolo che ricopre e della complessità del lavoro che svolge.
Dalla presa in carico della persona subito dopo l’operazione alla sua funzione di educazione terapeutica e di accompagnamento all’autonomia e al mantenimento di essa. Dalla necessità di un aggiornamento continuo, multidisciplinare e specifico per le problematiche che possono presentarsi, dalla semplice irritazione epidermica al riconoscere immediatamente la necessità di un intervento di uno specialista.
Astos ha dato il suo contributo con l’intervento di Paolo Cantini ex presidente e Monica Sgherri attuale presidente. Abbiamo portato un saluto non formale perché abbiamo assicurato il sostegno alla loro battaglia, convinti di essere il loro migliore alleato, perché abbiamo la consapevolezza della necessità di mantenere questo livello alto di preparazione degli infermieri stomaterapisti e il loro riconoscimento formale per noi è la garanzia del mantenimento della qualità della loro prestazione. Ma abbiamo anche riconfermato il nostro impegno al mantenimento di ambulatori diffusi su tutto il territorio toscano e al mantenimento di un numero congruo di infermieri stomaterapisti, già oggi invece in palese sofferenza, proprio perché le ristrettezze economiche nel nostro caso della Regione, possono tradursi in tagli di sedi e di personale e noi invece continueremo a difenderli con decisione.