DIRITTI E TUTELE

Indice

Buono a sapersi sul sistema di distribuzione dei dispositivi

Se siete già passati al ritiro dei dispositivi presso la farmacia, ricordatevi di non oltrepassare la scadenza fissata, è la data del ritiro del mese successivo, perché perdete la fornitura.

Vi consigliamo di andarci con largo anticipo (ossia i giorni successivi alla data scritta sul piano terapeutico) affinché la farmacia abbia il tempo di ordinarli, farli arrivare e consegnarveli.

Se per responsabilità non vostra, ma della farmacia o ASL, non riuscite a rifornirvi entro la scadenza, finalmente abbiamo ottenuto che non si perda la consegna!  Sembra ovvio ma non lo era!

Se siete tornati più volte in farmacia per la consegna dei dispositivi necessari e questi non vi sono stati consegnati, ricordate alla farmacia di segnalare quanto accaduto a farmaceuticaintegrativa.farmacisti@uslcentro.toscana.it e vi saranno riassegnati  il mese successivo in aggiunta e quindi senza perdere la fornitura!

Diritto o Risparmi? Una vicenda, due racconti – Giugno 2022

La gara per l’acquisto dei dispositivi ha prodotto i suoi effetti negativi fin dall’inizio. Eravamo e rimaniamo contrari alla gara essendo prevista la possibilità di non farla proprio per i dispositivi per la stomia. Per correggere gli effetti negativi, ridimensionarli e minimizzarli abbiamo intessuto un serrato confronto con Regione Toscana (assessorato sanità) e con Estar.

Abbiamo ottenuto dei risultati importanti anche se non siamo riusciti a cancellare tutti gli effetti negativi. E’ stato un periodo difficile e faticoso, per noi perché affrontavamo un confronto, e alcuni erano “sordi” alle nostre argomentazioni e per le persone con stomia, vittime della gara, di condizione di grande disagio e sofferenza.

I loro diritti sono stati riconosciuti ma non é stato per loro indolore! , Per non scordarci di tutta la vicenda, abbiamo rimesso in ordine tutto l’accaduto sperando che la lettura susciti qualche ripensamento in chi era tanto convinto della bontà della gara!

Sottoscritto nuovo accordo di collaborazione

Sottoscritto nuovo accordo di collaborazione da Simone Bezzini, Assessore  DIritto  alla salute, sanità, Serena Spinelli, Assessore  Coesione Sociale, e Monica Sgherri Presidente Astos. Numerosi gli impegni sottoscritti

“, …. In particolare Regione Toscana e A.S. TOS si impegnano, congiuntamente e con la collaborazione delle Aziende Sanitarie della Toscana, a:

  • verificare la buona e completa attuazione del nuovo PDTA approvato con delibera della GRT. n. 687del 3/06/2020: Approvazione: “Percorso di cura e riabilitazione alla persona con enterostomia e urostomia” Linee di indirizzo della Regione Toscana,
  • aggiornare, impegnandosi per la massima diffusione, la carta di viaggio (travel card) personalizzata della persona con stomia, quale strumento atto a facilitare la mobilità e l’accesso veloce a servizi indispensabili per i bisogni della persona, compreso il Kit dei dispositivi medici per la sua autonomia ed igiene;
  • operare nella riabilitazione fisica, psichica e sociale delle persone con stomia o comunque affette da incontinenza;
  • svolgere ogni iniziativa per dare alle persone con stomia le migliori condizioni di vita assicurando ad essi la messa a disposizione di personale esperto, piena assistenza sanitaria e consulenza tesa a facilitare la soluzione dei problemi che investono rapporti con le istituzioni;
  • svolgere corretta e costante informazione e sensibilizzazione riguardante la complessità delle problematiche conseguenti ad una stomia presso le istituzioni regionali, provinciali, comunali, servizio sanitario nazionale e organi di informazione pubblici e privati.
  • mantenere e curare i rapporti con Istituzioni e Associazioni comunque interessati alle problematiche dell’Associazione.
  • in collaborazione con Enti, Istituzioni ed Associazioni disponibili promuovere iniziative riguardanti la formazione e l’aggiornamento degli operatori del settore a perseguire le citate finalità.
  • promuovere la campagna pilota dal titolo provvisorio: “Muoversi in libertà e sicurezza con la stomia si può” per l’accessibilità ai bagni idonei come quelli adibiti all’handicap anche alle persone con stomia presso Enti, Associazioni, Esercizi privati, Supermercati, ferrovie, Comuni ecc.. , affiggendo apposito logo e prevedendo la pubblicizzazione della campagna promozionale che mira al superamento delle barriere, dei disagi che ostacolano la vita attiva e la libertà di movimento delle persone con stomia;
  • collaborazione attiva alla conferenza annuale della governance della rete assistenziale delle persone con stomia con verifica degli indicatori relativi all’applicazione del PDTA approvato.

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Linee di indirizzo per la gestione della procedura di acquisizione dei Dispositivi Medici

Linee di indirizzo per la gestione della procedura di acquisizione dei Dispositivi Medici per le persone portatrici di stomia (Determina ESTAR 1705/2020) in riferimento alla DGRT 687/2020.

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Piani terapeutici prorogati al 28 febbraio 2021

La Regione Toscana con una circolare ha prorogato automaticamente al 28 febbraio i piani terapeutici dei medicinali e delle prescrizioni di assistenza integrati. Pertantanto sarà necessario recarsi presso l’ambulatorio di stomaterapia solo per necessità diverse. Si ricorda che è necessario prenotare telefonicamente la visita all’ambulatorio.

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Apri Proroga piani terapeutici al 31/12/2020

Apri Proroga piani terapeutici

Percorso di cura e riabilitazione alla persona con enterostomia e urostomia” Linee di indirizzo della Regione Toscana – 03.06.2020

(SCARICA TESTO COMPLETO D.G.R. 687/3 GIUGNO 2020  E ALLEGATO OTGC)

Dopo quasi due anni di intenso lavoro finalmente la Giunta Regionale, con delibera N 687 del 03-06-2020  ha approvato il “Percorso di cura e riabilitazione alla persona con enterostomia e urostomia” Linee  di indirizzo della Regione Toscana.”

Per arrivare a questo risultato, nell’ambito dell OTGC (Organismo Toscano Governo Clinico)  e coordinato dal  Prof. Mario Cecchi, é stato costituito un gruppo di lavoro con  la collaborazione di A.I.O.S.S. (Associazione Italiana Servizio Sanitario Regionale) e A.S.Tos  rappresentata fattivamente dalle nostre socie  Monica Sgherri e Mirella Gambino.

La delibera giunge dopo circa 12 anni dall’approvazione della delibera DGRT n. 506/2008, delibera storica e di riferimento costante con quale erano stati definiti gli indirizzi per le Direzioni delle Aziende Sanitarie per avviare “un organico”  percorso assistenziale ai portatori di stomia.

Dopo l’opportuna  ricognizione degli assetti organizzativi del percorso clinico per i pazienti stomizzati nelle Asl toscane l’obiettivo emerso, per superare appunto i livelli di frammentarietà e disomogeneità :  

“uniformare il percorso clinico assistenziale del paziente stomizzato, a livello ospedaliero e territoriale, individuando specifici ambiti di intervento e singoli momenti assistenziali e riabilitativi, al fine di:

– definire le responsabilità ed il livello di integrazione dei professionisti coinvolti nella cura dei pazienti;

– garantire l’appropriatezza clinica e organizzativa e la sicurezza dei pazienti;

– garantire il rispetto degli standard definiti dalle migliori evidenze scientifiche;

– definire un sistema di monitoraggio di processo e di esito;”

Il documento approvato dall’OTGC e dalla Giunta Regionale, a garanzia “di un percorso di qualità e di  completa presa in carico della persona con stomia.“ é un importante elaborazione di tutto il percorso clinico assistenziale e riabilitativo rivolto a tutti I professionisti e personale sanitario che possono venire coinvolti nel confezionamento e nella cura di una stomia (entero-stomia, uro-stomia) e un prezioso supporto conoscitivo e formativo per cittadini e soprattutto pazienti  che hanno avuto questo delicato e invasivo intervento.

Novità importante, anche alla luce delle conseguenze possibili dalla scelta di procedere a gara per il rifornimento degli ausili, é la definizione di un data base di monitoraggio nel quale fare arrivare da tutti gli ambulatori  gli indicatori di monitoraggio (definiti a pagina 27) che permetteranno di verificare tutti gli anni l’adeguatezza degli indirizzi ora approvati e la loro corretta e piena aplicazione. Gli indicatori riguardano anche il carico di lavoro sui singoli ambulatori e le prestazioni fornite.

Altra novità importante é dunque la conferenza annuale  di monitoraggio sulla base delle analisi tratte dai dati tratti  dal data base, 

La programmazione della conferenza annuale per la presentazione dei dati alle AA.SS prevede il coinvolgimento di ARS., con la partecipazione degli attori coinvolti nel PDTA regionale e con la collaborazione di A.S.Tos. In tale occasione saranno indicati gli indirizzi prioritari per l’anno successivo Monica Sgherri.

Documenti:

Delibera Approvazione: “Percorso di cura e riabilitazione alla persona con enterostomia e urostomia” Linee  di indirizzo della Regione Toscana.

Apri Delibera 687 Allegato A

Allegato A  Decisione Comitato Tecnico Scientifico n. 08 del 12/05/2020

Apri Delibera 687.2020

Prima sintesi degli articoli DL Rilancio che possono interessare chi ha disabilità – 2020

In attesa della pubblicazione (e studio!) del DL Rilancio, condividiamo volentieri una prima sintesi , trasmessaci da fais, degli articoli per quanto riguarda la persone con disabilità.

Sotto il breve indice dei titoli che possono interessarci. 

Art.76 – Estensione dei permessi 104/1992 per i mesi di maggio e giugno

Rinnovo Congedo COVID 19,

Bonus in alternativa al congedo

Art 77 – Assenze equiparate a “ricovero ospedaliero”

per lavoratori con grave disabilità, ai lavoratori con immunodepressione, esiti da patologie oncologiche, ecc.,

Indennità ai lavoratori autonomi, agricoli, dello spettacolo e altro

Il Reddito di emergenza

Proroga dei piani terapeutici

Smart Working

Apri Testo completo della Sintesi

Articolo da InformaBlu® 4-2018

Articolo da ConTatto® 2-2018

Accordo di collaborazione REGIONE TOSCANA e A.S.TOS. Onlus – 06.03.2018

Giunta regionale Regione ToscanaDelibera 06.03.2018, n. 223

Apri Delibera Accordo di collaborazione

Percorso Assistenziale del Paziente Stomizzato.

Giunta regionale Regione ToscanaDelibera 30.06.2008, n. 506

“Attivazione del percorso assistenziale a favore di soggetti stomizzati”

COS’È’ UN CENTRO STOMIZZATI?

La Regione Toscana con delibera n. 1152 del 22 ottobre 2001, visto il documento “Allegato A”   ex D.R. 30.06.2008 n. 506, approva le direttive alle Aziende USL per l’attivazione del percorso assistenziale a favore dei soggetti Stomizzati.

  1. Il percorso assistenziale del paziente a cui potrebbe essere confezionata in futuro una stomia prende l’avvio con la presa in carico del soggetto da parte del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta, fin dalla prima manifestazione del sintomo;
  2. Il successivo riferimento specialistico viene attivato dal paziente stesso o dal medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta, cui fa comunque carico ogni eventuale ulteriore raccordo;
  3. Dal momento della decisione dell’intervento chirurgico il paziente viene preso in carico dall’unità specialistica ospedaliera di competenza;
  4. Nella fase ambulatoriale di effettuazione degli esami pre operatori dovrà essere data ampia informazione al paziente sulla diagnosi, sulla tipologia di intervento, nonché, secondo procedure definite con il centro stomizzati, sulla gestione pre e post-operatoria della stomia. In tale fase si inserisce la possibilità di una consulenza psicologica;
  5. Durante il ricovero il percorso assistenziale riabilitativo è a carico della U.O. che ha effettuato l’intervento chirurgico, che istruisce e prepara il paziente, in stretta sinergia con il Centro Stomizzati di riferimento aziendale, sulle modalità di prima gestione dello stoma;
  6. Viene garantito il supporto psicologico mediante consulenza individuale, di coppia, alla famiglia o di gruppi di pazienti con richiesta scritta del responsabile dell’ambulatorio;
  7. Il Centro Stomizzati, per garantire un corretto percorso assistenziale ai portatori di stomia, dovrà predisporre corsi di formazione obbligatori rivolti al personale sanitario medico ed infermieristico dei vari reparti ospedalieri ed al personale operante sul territorio (medici di medicina generale o pediatra di libera scelta/personale infermieristico) al fine di sensibilizzare al corretto approccio nella gestione dei pazienti stomizzati e fornire le nozioni di base. Tali corsi dovranno essere organizzati dalle varie Aziende USL ed Ospedaliere in collaborazione con la Regione Toscana e l’Associazione Toscana Stomizzati (di seguito denominata A.S.TOS).
  8. Il centro, con le figure professionali individuate, assicura un percorso ad hoc ai pazienti portatori di stomia, mediante un costante coordinamento tra le professionalità coinvolte e la fattiva collaborazione dell’Associazione Toscana Stomizzati (A.S.TOS), garantendo tali percorsi presso i punti di ricovero ospedalieri e gli ambulatori, anche a favore di cittadini che hanno effettuato l’intervento chirurgico presso sede extra – aziendale e rientrano nel territorio di competenza per la gestione degli esiti.
  9. Attività e funzioni del Centro Assistenza Stomizzati:
    1. Una approfondita informazione e colloquio sulla diagnosi e sulla tipologia dell’intervento e sulle tecniche di scelta della stomia in funzione dell’indicazione chirurgica specifica;
    2. Presenza del medico, dell’infermiere /i dedicato/i del Centro Stomizzati nei reparti di chirurgia che, in sinergia con gli infermieri di reparto, monitorerà il pre e post operatorio in pazienti uro, ileo e colo stomizzati;
    3. Garantire consulenze in tutti i reparti nei quali il cittadino stomizzato sia preso in carico;
    4. Valutazione post-operatoria con indicazioni ai fini della gestione dello stoma;
    5. Il Centro consegnerà in prova, al momento della dimissione, un’ampia gamma di dispositivi per stomia tra le diverse tipologie allo scopo di testare la compatibilità fisica e biologica tra i dispositivi medici e il paziente;
    6. Se ritenuto necessario dai responsabili del Centro, coinvolgimento dei familiari o persone scelte dal paziente, nella gestione della stomia;
    7. Raggiunta la stabilizzazione dello stoma, il Centro compilerà il programma definitivo per la fornitura dei dispositivi, questi ultimi saranno assicurati mediante forme di erogazione che permettano la più facile accessibilità da parte dell’utente nel rispetto della prescrizione;
    8. Stesura del programma riabilitativo orientato alla corretta gestione dello stoma nel tempo, anche in relazione alle implicazioni di carattere sociale. Il programma riabilitativo è caratterizzato di norma da:
  • addestramento sulle modalità di irrigazione
  • consigli dietetici
  • interventi educativi agli utenti ed ai familiari
  • gestione dei dispositivi
  • gestione del tutore uretrale nel cambio del dispositivo.
  1. Monitoraggio nel tempo della stomia ed eventuale controllo nel Centro stomizzati Aziendale, in stretto rapporto con il medico di medicina generale o pediatra di libera scelta, follow-up della patologia primaria, quando la persona non sia presa in carico dall’oncologia.
  2. Deve essere garantita la massima integrazione tra i Centri Stomizzati ospedalieri e i distretti socio sanitari, con personale infermieristico formato e dedicato, in modo particolare per l’assistenza domiciliare ai pazienti immobilizzati presso il proprio domicilio. Si prevede che il personale dedicato, coordinato e afferente dal centro stomizzati di riferimento, garantisca un’assistenza continua e qualificata per la corretta gestione del paziente portatore di stomia, in particolare che ci sia l’adeguata assistenza per le diverse fasce d’età dei pazienti che rientrano in questo percorso.
  3. Richiesta di consulenze psicologiche individuali, di coppia, alla famiglia o a gruppi di pazienti garantendo il carattere preferenziale (punto 6 del presente allegato) tenendo conto in particolare di assistenza psicologica per i parenti dei pazienti in età pediatrica.

Apri ALLEGATO “A”

L’educazione e la riabilitazione del paziente stomizzato: l’esperienza dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (AOUP)

di Monica Scateni (1), Stefano Madrigali (2), Natascia Tonarelli (3), Marilena Pradal (4), Monica Della Longa (5), Daniela Pinelli (6), Federica Melani (7), Marco Bulleri (8), Francesco Uccelli (9)

(1) Direttore Direzione Professioni Infermieristiche ed Ostetriche
(2) Referente infermieristico Direzione Professioni Infermieristiche ed Ostetriche
(3) Infermiere UO Chirurgia generale – Centro riabilitazione stomizzati
(4) Infermiere con funzioni di coordinamento UO Professioni Infermieristiche ed Ostetriche
(5,6,7,8) Infermieri Direzione Professioni Infermieristiche ed Ostetriche
(9) Infermiere UO Igiene e epidemiologia universitaria

Azienda Ospedaliero – Universitaria Pisana

Corrispondenza: f.melani@ao-pisa.toscana.it

Il centro di riabilitazione stomizzati (Ce Ri Stom)
Il Centro Riabilitazione Stomizzati (Ce.Ri.Stom.) è nato il 07/09/2011 per volere della Direzione Sanitaria ed Infermieristica in ottemperanza della Delibera Regionale n° 506 del 30/06/2008 la quale prevede che “l’assistenza ai pazienti stomizzati deve essere gestita in modo integrato dai medici di medicina generale o dal pediatra di libera scelta, dalle strutture specialistiche ospedaliere e i distretti socio sanitari con la collaborazione dell’Associazione Pazienti Stomizzati Toscani (A.S.TOS.)”.
Il personale sanitario coinvolto nel Ce.Ri.Stom. è costituito da un medico chirurgo referente, un coordinatore infermieristico e due infermieri stoma terapisti. La Mission del Ce.Ri.Stom. è di gestire in modo efficace i pazienti stomizzati ricoverati presso tutte le UU.OO. dell’AOUP. Nello specifico gli obiettivi sono i seguenti:

  • iniziare in tempi rapidi le sedute di riabilitazione ai pazienti stomizzati dimessi;
  • formare il personale addetto all’assistenza;
  • educare i pazienti stomizzati ricanalizzati affetti dalla “Sindrome della resezione anteriore del Retto” a riacquistare la continenza fecale con lo scopo di: ridurre i tempi di ricovero, migliorare la qualità di vita, dare una continuità assistenziale all’utenza, ridurre la disinformazione e le complicanze stomali;
  • educare i caregiver a gestire la stomia individuando precocemente le possibili criticità, migliorare la qualità di vita dei pazienti stomizzati ricanalizzati con “la Sindrome della resezione anteriore del Retto”.
Tabella 1 – Le prestazione effettuate nel 2012 a pazienti interni e esterni
disegno preoperatorio127
prima visita188
controlli464
trascorrenti495
irrigazioni157
SRAR visita successiva23
Colloquio psicologico clinico52
lavaggio moncone41
dilatazione retto1
valutazione dietetica43
rimozione corpo estraneo1
irrigazione ferita48
totale1640
pazienti esterni 188 
pazienti interni 277 
Tabella 2 – Le prestazione effettuate ai pazienti interni all’AOUP dal primo gennaio al 30 settembre 2013
disegno preoperatorio112
prima visita1
controlli138
trascorrenti148
irrigazioni77
lavaggio moncone26
valutazione dietetica47
irrigazione ferita48
totale597
pazienti interni 222 
Tabella 3 – Le prestazione effettuate ai pazienti esterni all’AOUP dal primo gennaio al 30 settembre 2013
disegno preoperatorio5
prima visita75
controlli213
trascorrenti261
irrigazioni47
lavaggio moncone20
valutazione dietetica1
SRAR visita successiva23
totale645
pazienti esterni 188 

In caso di necessità il personale infermieristico del Ce.Ri.Stom. può attivare, in base alle necessità rilevate, le seguenti figure professionali: dietista, psicologo, dermatologo, chirurgo. Al centro accedono con un percorso specifico sia i pazienti degenti sia pazienti esterni (Figura 1 e 2). Dall’apertura del centro (2011) a oggi i pazienti neo stomizzati che accedono al centro sono passati da 120/150 ad oltre 200 all’anno.

L’attività infermieristica innovativa/educativa
Circa il 60% delle persone sottoposte a resezione anteriore del retto con anastomosi bassa o ultrabassa presentano, dopo il ripristino della continuità intestinale, la cosiddetta “sindrome della resezione anteriore” (SRAR) caratterizzata da urgenza defecatoria, tenesmo, dolore all’evacuazione, incontinenza ed evacuazione incompleta. La sintomatologia si va attenuando con il passare dei mesi ma permane in circa 1/3 dei pazienti con grave compromissione della qualità di vita. Uno studio condotto da Madrigali e Calandrino nel 2009 che ha utilizzato l’irrigazione trans anale come metodologia principe per migliorare la qualità di vita delle persone con SRAR, ha evidenziato un livello di benessere paragonabile a quello delle persone che non avevano manifestato alcun disturbo funzionale all’evacuazione.
Questa tecnica, a differenza di altre tecniche riabilitative, non necessita di tempi di attesa lunghi, può essere effettuata a trenta giorni post ricanalizzazione ed è una tecnica semplice e non invasiva. I pazienti, consolidate le conoscenze in ambulatorio, effettuano l’irrigazione a domicilio in completa autonomia con l’obiettivo di liberare completamente l’intestino crasso dal suo contenuto fecale. La ripetizione dell’auto irrigazione 24/48 ore permette al paziente di non avere emissione di feci tra un’irrigazione e l’altra migliorando così la qualità di vita.
Con l’adozione delle suturatici meccaniche vengono eseguite resezioni del retto con anastomosi che arrivano fino all’ano. Tutto ciò permette di evitare il confezionamento della stomia definitiva e optare per una temporanea che permette, dopo ricanalizzazione, il ripristino dell’evacuazione per via naturale con un notevole vantaggio psico-fisico per la persona. Queste persone, dopo la chiusura della stomia di protezione, comunicano la loro frustrazione per le aspettative deluse di un ritorno alla “vita normale”. Lamentano disturbi dell’alvo, identificati come S.R.A.R., che pesano notevolmente sulla qualità di vita percepita. Ne consegue un disagio sia delle attività diurne, (talvolta rende difficile la ripresa del lavoro) che del riposo notturno, con grave compromissione dello stato generale psichico, fisico e relazionale.

La nostra esperienza
A partire dalla consolidata efficacia della pratica irrigativa nei colostomizzati abbiamo ipotizzato che la stessa tecnica fosse applicabile alle persone con i disturbi comparsi dopo la RAR: in entrambi i casi, infatti, può provocare lo svuotamento del colon consentendo di ottenere un periodo libero da evacuazioni di 24, 48 o anche 72 ore.
Abbiamo perciò svolto un’indagine, finalizzata a verificare la replicabilità e l’efficacia di questa pratica, che ha coinvolto un totale di 33 pazienti (20 della sede di Empoli e 13 della sede di Pisa), 24 maschi e 9 femmine di età media compresa tra 58,8 e 66,5 anni. Di questi, 10 pazienti erano in trattamento chemioterapico, 14 in trattamento radio e chemioterapico, 9 non avevano in corso nessuna terapia adiuvante e/o neoadiuvante.
Abbiamo suddiviso il totale dei pazienti in due gruppi: gruppo A costituito dai pazienti che non presentavano problemi di alvo (7 persone) e gruppo B rappresentato dai pazienti che presentavano problemi di alvo (26 persone). A tutti i pazienti è stato somministrato, in tempi diversi (Tabella 4) il Questionario Fecal Incontinence Quality of Life Index (FIQL).

Tabella 4 – Le modalità di somministrazione del questionario Fecal Incontinence Quality of Life Index

I risultati ottenuti
In entrambi i gruppi abbiamo riscontrato un miglioramento del coping, dell’autopercezione, dello stile di vita; rimane per i pazienti con disturbi dell’alvo (gruppo B), il disagio correlato al disturbo stesso (depressione, imbarazzo) (Grafici 1 – 10).

Il questionario ricompilato a distanza di circa 11 settimane dalle persone del gruppo B fa emergere che l’irrigazione viene effettuata con frequenze diversificate: 24 ore (due persone), 48 ore (8 persone), 72 ore (7 persone), saltuariamente (4 persone), nessuna irrigazione (5 persone).
Complessivamente possiamo affermare di aver risposto al bisogno di conoscenza dell’utente puntando sugli aspetti riabilitativi e di educazione terapeutica. Le richieste che giungevano al centro inizialmente erano concentrate sull’assistenza di base; educando il paziente alla gestione della stomia e all’auto-irrigazione, le consulenze telefoniche e le visite sono progressivamente diminuite in maniera progressiva.
L’aspetto innovativo del centro è la presenza esclusiva di personale infermieristico specializzato che prende in carico il paziente dalla fase pre-operatoria alla programmazione del follow-up inerente lo stoma, con l’attivazione di consulenze specialistiche fino al completamento del percorso mediante l’educazione terapeutica, ricanalizzazione e/o riabilitazione.
Negli anni il centro è diventato un punto di riferimento non solo dei familiari e dei pazienti stomizzati operati nell’AOUP ma anche delle persone con stomia presenti nell’Area Pisana; la presa in carico del paziente già prima dell’intervento da parte dell’infermiere è stata la condizione essenziale per creare i presupposti favorevoli all’autonomia ed alla ripresa del ruolo preesistente all’intervento e alla prevenzione di complicanze fisiche e psicosociali. La malattia, la sua evoluzione, la stomia sono elementi che richiedono l’implementazione di un progetto assistenziale e riabilitativo centrato sui bisogni della persona dove la relazione e la comunicazione terapeutica costituiscono l’elemento fondamentale dell’azione clinica dell’infermiere.
BIBLIOGRAFIA

– Clinical nurse specialists Stoma care http://www.rcn.org.uk/.
– www.clevelandclinicmeded.com The Cliveland Clinic, R.B. Turnbull, Jr, M.D. School of enterostomal Therapy Nursing, 2006.
– Nursing consultation: a step towards professional autonomy.
– Rech Soins Infirm. 2007 Dec;(91):76-96. Cadre de Santé Centre hospitalier de Meaux ; AIOSS – XXIV Corso di Aggiornamento in Stomaterapia, Colonproctologia e riabilitazione della disfunzione del pavimento pelvico –AIOSS Atti 2009 – pag.241/253 Autori: Madrigali Stefano e Calandrino Vita – 01-04/10/2009 Montesilvano).
– Porrett T., Mc Grath (2006). La persona stomizzata, assistenza, cura e riabilitazione. Edizione italiana a cura di Pizzi S., Muttillo G. McGraw Hill.