IL PAYBACK DEI DISPOSITIVI MEDICI: UN PERICOLO PER LA SALUTE DEI CITTADINI. LA POSIZIONE DI AIOSS.

Pay Back: le regioni che sforano il bilancio in sanità, potranno imporre a posteriori la riduzione de costo o del  rimborso per acquisti già effettuati nonostante gare già espletate

Gli effetti per noi possono essere devastanti: I dispositivi che noi usiamo vanno equiparati a medicinali salvavita proprio per la loro indispensabilità quotidiana nella nostra vita quotidiana. L’imposizione  a posteriore del ribasso del loro costo nonostante l’a aggiudicazione di gara al costo più basso portebbe portare la ditta a ritirare i prodotti e questo per noi sarebbe drammatico! Gli effetti comunque già si misureranno sulla scelta delle ditte di ritirare tutti i dispositivi distribuiti gratuitamente negli ambulatori per le prove o offerti direttamente a noi tramite il loro numero verde.

Fais, tramite il suo presidente Per Raffaele Spena è intervenuto sull’argomento  e l’articolo é sul sito.

Ora volentieri pubblichiamo l’articolo di AIOSS,

“L’AIOSS è un’associazione infermieristica, senza fini di lucro, apolitica e apartitica e da sempre promuove l’evoluzione professionale dei propri iscritti, e non solo, attraverso la formazione, l’aggiornamento e la ricerca in ambito clinico in quanto elementi essenziali per garantire cure appropriate alle persone con stomia e/o incontinenza uro-fecale. AIOSS e gli stomaterapisti, nonché i riabilitatori, sono attori fondamentali in una triade che si potrebbe definire inscindibile: persona – professionista – azienda fornitrice di presidi. Questa è la ragione stessa dell’agire quotidiano di tutti noi; ogni elemento in essa è fondamentale e a nulla varrebbe il prevalere o il cessare di una delle parti a favore/sfavore delle altre. Oltre a questo è doveroso affermare come la popolazione delle persone incontinenti e/o con stomia rappresenti una fetta di società molto peculiare e fragile. Il dispositivo medico, per queste persone, è un “estensione della loro corporeità”, esse non ne possono fare a meno, la prova e la libera scelta dei dispositivi sono fondamentali e necessarie per una vita dignitosa e serena. Questo è il contesto in cui si inserisce il Payback che, per semplificare ai più, potremmo descrivere grazie alle parole di Fernanda Gellona, Direttore Generale Confindustria Dispositivi Medici. “…Le regioni hanno un tetto di spesa per l’acquisto di dispositivi medici. Se la regione supera il tetto, quella cifra che eccede deve essere rimborsata al 50%, in modo retroattivo dopo due o tre anni, dalle stesse imprese fornitrici che hanno vinto una regolare gara, che hanno già pagato le tasse, che hanno depositato bilanci. In queste settimane le regioni stanno chiedendo alle imprese oltre 2 miliardi di euro, cioè il 25% del fatturato complessivo.,,,,,,,

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